venerdì 10 giugno 2011

GIULIA CAPONETTO

IL DUOMO DI COMO
foto di Felice de Paoli

Il duomo di Como,  Santa Maria Assunta, è situato vicino al lago; rappresenta uno dei più ragguardevoli monumenti dell'Alta Italia. È l'una cattedrale gotica costruita nel 1396. I lavori per la costruzione, iniziati in quell'anno su progetto di Lorenzo degli Spazzi di Laino, terminarono nel 1770, con l'elevazione della cupola, opera di Filippo Juvara.
Il Duomo nasce sull'area che ospitava l'antica chiesa di Santa Maria Maggiore.
All'interno vi sono custoditi arazzi del XVI secolo e XVII secolo, eseguiti a Ferrara, Firenze, Anversa e dipinti cinquecenteschi di Bernardino Luini e di Gaudenzio Ferrari.
STRUTTURA
L'impianto strutturale interno dell'edificio è distribuito in tre navate, scandite da dodici piloni a fascio terminanti in capitelli fogliati; le campate sono coperte da volte ogivali costolonate;
La tripartizione dello spazio interno è visualizzata, in facciata, dal profilo a salienti spezzati sottolineato dal fine apparato decorativo di sculture e rilievi. Il transetto è sormontato da un’imponente cupolae esso termina agli estremi con due absidi di ampiezza pari alla maggiore e sporgenti all'esterno, dando origine a una terminazione triconca di respiro bramantesco, che avvicina l'impianto a una struttura centrale.
Possiede un impianto armonico proporzionale dove una griglia modulare basata sul quadrato, scandisce le distanze degli elementi architettonici ma soprattutto dei pilastri.
l'imponente cupola emisferica con lanterna è invece impostata su un alto tamburo ottagonale.

LA FACCIATA
La facciata del Duomo di Como, realizzata tra il 1447 e il 1498, ci appare oggi perfettamente allineata al Broletto e alla torre di città.


Nel medioevo scultura, pittura ed altre forme d'arte presenti nelle chiese erano pensate per la preghiera del popolo analfabeta e dovevano perciò raccontare gli aspetti principali della messa e i racconti del vangelo: la facciata del Duomo di Como è la rappresentazione esterna di questa preghiera che nasce dall'interno della chiesa e si manifesta poi al di fuori. La facciata è organizzata con una composizione che "rispecchia" l'organizzazione dello spazio interno a tre navate, e presenta molte analogie sia con la facciata del Duomo di Milano, sia con quella di Sant'Agostino, sempre a Como.

La facciata, di gusto gotico "italiano", è suddivisa verticalmente da 4 lesene, decorate da serie di sculture, che suddividono una zona centrale e due laterali; la prima presenta il portale d'ingresso, un rosone ed ai suoi lati due finestre dalla forma allungata, le parti laterali presentano ciascuna una porta d'ingresso ed una bifora posta al di sopra.
La maggior parte delle sculture presenti sulla facciata sono riconducibili ad Amunzio da Lurago, o alla sua scuola.
Al di sopra del portale sono presenti due tondi all'interno dei quali due sculture rappresentano Adamo ed Eva, al di sopra sono presenti cinque sculture di santi poste all'interno di una sorta di loggia (organizzate come in un polittico) con al centro la Madonna e ai suoi lati S. Giovanni Battista e Sant'Abbondio mentre nelle nicchie più esterne si trovano San Proto e San Giacinto; al di sopra di queste sculture è presente un altro tondo dove la scultura di un giovinetto, rappresenta lo spirito Santo. Sulla sommità del rosone è posta una statua rappresenta Dio Padre circondato dal l'arcangelo Gabriele, la vergine e la resurrezione.
Da questa descrizione si nota come la parte centrale della facciata sia strutturata in modo molto preciso: alla base Adamo ed Eva rappresentano l'umanità, mentre salendo s'incontrano i santi e ancora più sopra, nel punto più alto, Dio. Questo tipo di impostazione si rispecchia in quella dell'intera facciata: nella parte più bassa delle lesene sono rappresentati uomini comuni, salendo si incontrano i santi sia sulle lesene sai ai bordi delle finestre nella parte centrale per poi ritrovare infine Dio nel “gugliotto”.
In corrispondenza dei portali vi sono rappresentate le storie di Maria: l'adorazione dei magi, la visita di Maria ad Elisabetta, la presentazione al tempio e la fuga in Egitto.
La posizione del rosone non risulta casuale all'interno della facciata, è infatti possibile notare come, descrivendo il più grande triangolo contenuto all'interno della facciata, il rosone si trovi nel suo centro.
E' infine possibile notare che, ai lati del portone principale, siano state collocate le statue raffiguranti Plinio il vecchio e Plinio il giovane, i due naturalisti e scienziati romani.

Giulia Caponetto


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